COME TUTTO È INIZIATO
Ricordo molto bene le sensazioni contrastanti che mi attanagliavano, quando, moltissimi anni or sono, ero in procinto di partire per il mio primo NM.
Voci che mi dicevano di non lasciarmi incantare, voci di amici, di parenti e conoscenti… A chiunque chiedessi consiglio la risposta era la stessa: “lascia perdere”!
Poi c’era anche una voce nella mia testa, che diceva il contrario!
Devo assolutamente ringraziare il signor Russ Ballard che con la sua canzone “Voices” mi dette la chiave di lettura! Chiave, che come recita la canzone stessa, era già in mio possesso!
Ricordo esattamente che ero seduto su un panchetto di legno nella base americana di Tirrenia il famoso (o famigerato) Camp Darby, avevo da un lato la mia ragazza, un bellissimo fiore afroamericano e dall'altro suo fratello, un bestione di quasi due metri in divisa MP.
Stavamo mangiando un gelato alla fragola sintetica, dal sapore difficilmente tollerabile da un italiano, quando, in un momento di vuoto comunicativo, completamente assorbiti, loro a degustare il gelato, io a combattere con le mie papille gustative, ebbi la mente abbastanza sgombra da concentrarmi sul brano che iniziò a suonare dal palco alle nostre spalle.
Non feci in tempo ad apprezzarne il ritmo piacevole che mi concentrai ad ascoltarne il testo...
Lo feci subito mio... Il messaggio era chiaro! Sembrava diretto a me…
Beh, se fai network marketing o qualsiasi altra cosa che non sia il fare la pecora ubbidiente dovresti proprio ascoltare questo messaggio…
Il messaggio
Iniziamo con il testo di quella canzone che mi aiutò a liberarmi dai dubbi che avevo riguardo ad intraprendere o meno questa strada, lo riporto tradotto in italiano per semplificare la vita a coloro che non leggono l’inglese:
Se tu vedessi la mia mente,
se tu guardassi attentamente,
allora scopriresti che da qualche parte ci sarà un luogo, nascosto dietro la mia faccia da comico,
scoprirai che in quel luogo c’è una casa,
e al suo interno c’è una stanza:
chiuso nella stanza, nell’angolo vedrai una voce che mi sta aspettando per liberarla,
io ho la chiave!
Voci, sento voci
Nella mia testa la voce sta aspettando,
sta aspettando che io la liberi,
l'ho bloccata nella mia immaginazione
ma sono io quello che ha la combinazione.
Ad alcune persone non piaceva ciò che la voce diceva
così ho preso la voce e l’ho rinchiusa da una parte,
io ho la chiave,
io ho la chiave!
Voci, sento voci
Non guardare indietro, guarda dritto davanti,
non voltarti,
poi la voce ha detto:
non guardare indietro, ieri è andato,
non voltarti, puoi farcela!
se tu guardassi attentamente,
allora scopriresti che da qualche parte ci sarà un luogo, nascosto dietro la mia faccia da comico,
scoprirai che in quel luogo c’è una casa,
e al suo interno c’è una stanza:
chiuso nella stanza, nell’angolo vedrai una voce che mi sta aspettando per liberarla,
io ho la chiave!
Voci, sento voci
Nella mia testa la voce sta aspettando,
sta aspettando che io la liberi,
l'ho bloccata nella mia immaginazione
ma sono io quello che ha la combinazione.
Ad alcune persone non piaceva ciò che la voce diceva
così ho preso la voce e l’ho rinchiusa da una parte,
io ho la chiave,
io ho la chiave!
Voci, sento voci
Non guardare indietro, guarda dritto davanti,
non voltarti,
poi la voce ha detto:
non guardare indietro, ieri è andato,
non voltarti, puoi farcela!
Ognuno di noi, esseri umani, ha una sua stanza, da qualche parte, dove ha nascosto le sue voci, i suoi sogni, le sue mete... Per fortuna ognuno di noi ha la chiave per aprire la stanza e farne uscire il contenuto.
Tu le tue voci le senti ancora o le hai dimenticate? Loro sono ancora li che ti aspettano! E tu sei la sola persona che può liberarle!
Hai mai provato la brutta sensazione di non essere accettato per le tue idee, per i tuoi sogni e desideri? Hai mai sperimentato di essere inadeguato o non “omologato” al pensiero collettivo?
Potrebbe essere, allora, che queste sensazioni ti abbiano spinto a non ascoltare quella voce che urla dentro di te e che vuole uscire?
Io sì, le ho provate tutte, e bruciavano più di un incendio in un fienile!
Vedi, la debolezza principale, che affligge quasi tutti gli esseri umani è che quando li sottoponi ad una “pressione ambientale” sufficientemente “ragionevole” puoi fare in modo di stravolgere le loro percezioni, anche quelle che riguardano la percezione dell'ambiente fisico.
Nietzsche, riguardo a questo fenomeno, disse che il mondo può essere diviso in due tipi di persone:
• quelle che seguono le proprie percezioni ed i propri desideri
• quelle che non possono fare a meno di seguire quello degli altri.
I primi, sempre secondo Nietzsche, sono persone molto forti e non puoi “governarle” in nessun modo perché sostanzialmente non hanno un padrone, ma sono anche, perlopiù persone oneste e rette.
I secondi invece sono molto deboli e si limitano a vivere, a pensare e a fare ciò che gli altri gli dicono di fare, ma sono così deboli che neppure si rendono conto che effettivamente stiano percorrendo vite altrui-determinate. Possono, talvolta scivolare nel crimine, più per necessità che per reale cattiveria, ma questo non le rende meno dannose per se stessi e gli altri.
I primi si aggirano intorno ad un 5% della popolazione umana, i restanti sono circa un 85%… E il restante 10%? Nietzsche non seppe dargli una descrizione definitiva neppure nella suo famosissimo “l’anticristo”, anche se, chi lo ha letto, probabilmente si sarà fatto una idea abbastanza solida a riguardo.
Adesso dobbiamo chiamare in causa un altro filosofo, un po' più recente: un certo Hubbard, beh, secondo lui, questo 10% (o quello che è) è quello che influenza e determina, o vorrebbe farlo, come il resto delle persone pensa, vive ed agisce. Sono, secondo lui, generalmente persone animate dalla paura incondizionata del prossimo e sono ossessionati dal controllo e dalla volontà di sopraffare, invalidare, limitare e fermare chiunque dal fare qualsiasi cosa possa andare a migliorare la propria condizione…
Non so se sia vero, se la stima sia corretta, se abbia ragione o meno, ma senza ombra di dubbio, quello che possiamo vedere è uno scenario perfettamente attinente alle conclusioni dei due filosofi.
Per fortuna abbiamo un mezzo per riuscire a passare dal lato dei forti e degli autodeterminati: è la chiave! Tu quella chiave la possiedi, devi solo usarla!
Quale sia la tua voce e dove sia la tua chiave puoi saperlo solo tu.
Una cosa è certa: tu una voce la senti, e tu una chiave la possiedi! Il successo che avrai nel cercare la tua chiave e liberare la tua voce dipenderà solo da quanto peso vorrai dare alla tua voce rinchiusa nell’angolo della stanza!